COMUNICAZIONE AUTENTICA E COMUNICAZIONE SUPERFICIALE

 

Spesso la comunicazione rimane superficiale perché trasmettere qualcosa che arriva dal profondo è estremamente complesso e pericoloso.

Innanzitutto occorre ritrovare la connessione con il nostro profondo e con la nostra autenticità , cosa di per sé tutt’ altro che semplice sovrastati come siamo dal continuo rimuginio della mente, dai cambiamenti di opinione e di emozione, dal caos di dati in nostro possesso.

In seconda battuta arriva il difficile compito di comunicare all’ ‘altro da noi’ questo nostro “vero sentire”. È normale che siamo emozionati, tesi, stiamo infatti rendendo l’ esterno partecipe del nostro dono più prezioso, il nostro vero Sé.

La paura di essere fraintesi è altissima e altissima la possibilità di sentirci destabilizzati di fronte alla incomprensione/ negazione altrui.

Ecco che allora le tre qualità necessarie affinché qualcosa che arriva dal nostro profondo sia trasmesso il più correttamente possibile al nostro interlocutore sono
1. la Calma interiore (dobbiamo entrare nella nostra zona sacra di imperturbabilità, sentirci al sicuro dentro noi stessi)
2. la Gentilezza (dobbiamo aver estrema cura del nostro interlocutore , del suo sentire tenendo presente la possibilità di una sua lecita incomprensione)
3. la Determinazione (dobbiamo preoccuparci di aver dato noi per primi una “forma” accettabile al nostro sentire, il quale tanto più sarà autentico tanto meno avrà una forma esterna socialmente riconosciuta. Ecco perché quando lo portiamo in superficie dovremmo già “passarlo” all’ altro con una forma il più possibile completa e non caotica, il che implica prendersi la RESPONSABILITÀ di quanto si sta trasmettendo e la NON DIPENDENZA dall’ accettazione altrui).

Quindi prima di compiere questo passaggio delicato ricordiamoci sempre di avere a nostra disposizione le tre qualità o condizioni mentali necessarie: Calma, Gentilezza e Determinazione.

In caso contrario è consigliabile mantenere la conversazione su un piano più superficiale, e prendersi tutto il tempo necessario per affrontare in un secondo momento l’ argomento che “ci sta a cuore” 🙂

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