IL GUARITORE INTERIORE

IL GUARITORE INTERIORE

Esiste in noi una potente FORZA COSTRUTTIVA.

La stessa forza che genera l’ Intera Esistenza.
La stessa forza che in questo momento sta permettendo al tuo corpo di crearsi e ricrearsi continuamente, cellula dopo cellula.

Ma ci fidiamo talmente poco di tale forza – a causa del senso di colpa, forza distruttiva – che attribuiamo all’ esterno ogni NOSTRO PROCESSO RIPARATIVO O DI GUARIGIONE, che sia a livello fisico oppure mentale: i farmaci, i dottori, i nostri cari, un oggetto, un lavoro, l’ interesse nei confronti di qualcosa..

Il punto cruciale è LA FIDUCIA.

Per poterci fidare delle nostre PIU POTENTI E ORIGINARIE FORZE COSTRUTTRICI abbiamo bisogno di una scusa, di un pretesto, di un’ occasione.
Difficilmente riusciamo a essere grati al NOSTRO GUARITORE INTERIORE.
Non siamo stati educati a farlo. Al contrario ci hanno insegnato da sempre a pensare di aver bisogno di tutto, di non essere sufficienti a noi stessi, creando in noi dipendenze di ogni genere, e facendoci credere al potere terapeutico del mondo esterno ma non a quello del mondo interno da cui invece origina la vera forza (la società dei consumi fonda su questo il suo successo, sfruttando al massimo la nostra sfiducia verso il mondo interiore).

Voglio riportare qui una mia esperienza clinica.
Un mio paziente aveva dapprima posto in me la fiducia, o meglio il suo GUARITORE INTERNO aveva trovato questo intelligente escamotage per curarsi. Era abbastanza semplice avere a che fare con questo paziente così fiducioso, appena lui mi poneva un problema o mi parlava di un disagio, bastava qualche mia buona parola per tranquillizzarlo, per farlo stare immediatamente meglio (casi così sono più unici che rari).
Quando mi elogiava dicendo che ero bravissima perché gli bastava una mia parola per stare meglio, io gli spiegavo che mi sarebbe piaciuto ma che in realtà lui faceva tutto da solo, e che la sua forza guaritrice era molto potente.
Ma lui non mi credeva, a quel punto non mi voleva più ascoltare.
E faceva bene a non farlo. Il suo GUARITORE INTERNO non era pronto. Aveva ancora bisogno della “scusa” per attivarsi.
Non si possono fare le cose prematuramente, prima che accadano da sé.
Ora, invece, noto che sempre più spesso quando mi propone un suo disagio o un suo affanno del momento, non si aspetta nemmeno più una mia risposta o feedback.
È sufficiente la sua domanda, l’ esposizione del conflitto che vive in quel momento per stare subito meglio, mettere da parte la paura e riaprirsi alla vita.
Credo proprio che il GUARITORE INTERNO di questo paziente sia sulla buona strada e, insieme a lui, anche il mio.

Concludo dicendo che, se accettiamo questo punto di vista, possiamo vedere come le depressioni, le ossessioni, le fobie, il panico ecc. non rappresentino altro , in fondo, che la totale o comunque significativa sfiducia nel proprio guaritore interno e il totale illusorio affidarsi a forze esterne che spesso, invece che curarci, sottraggono energie alle nostre FORZE CURATRICI PIÙ PROFONDE E SEMPRE PRESENTI.