La paura, comprenderla e dissolverla

Siamo intrisi di paura, oggi come allora. Con l’aggiunta che la società moderna non solo non ha risolto il “problema” della paura, ma lo ha reso esponenziale. Il progresso tecnologico e la moltiplicazione delle conoscenze ci fa sentire smarriti più che mai, dal momento che nessun passo avanti è stato fatto per diventare consapevoli di sé, accettarsi senza giudicarsi. La società demonizza la paura e il dolore, e così facendo li relega nell’oscurità, luogo in cui paura e dolore si nutrono e si rinforzano, soprattutto se separati dalla coscienza. Per prima cosa allora occorre diventare consapevoli di ciò che alberga dentro di noi, e poi continuare a diventarne sempre più consapevoli. Senza giudicare, il giudizio è un ostacolo che impedisce di diventarne consapevoli. Pertanto se la paura, la rabbia o la tristezza accadono, o se affiora qualunque altra emozione, permettile di esistere. Chiudi le porte della tua casa e lasciati esistere all’interno di quell’emozione, rilassati in essa. La paura può essere allora una soglia attraverso la quale si entra nel proprio essere. Durante i nostri incontri cercheremo insieme di addentrarci in questo sentimento così spesso screditato ed evitato, ma così prezioso.
munch

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