Accettazione

Accettazione

L’accettazione è una parola che sta a indicare una cosa bellissima: l’ apertura e disponibilità del cuore alla Vita. Il suo Amore incondizionato.

Mi fido così tanto della Vita, di te, di me, di chi ci circonda, che qualunque cosa accada lo accoglierò senza riempirmi di raconcore, rabbia, paura, tristezza, nel momento in cui le cose non vanno come per me (per la mia mente) dovrebbero andare. Quindi la mia mente (pensieri ) dicono che dovrei avere/ avrei diritto a una certa cosa o, al contrario, che quella tal cosa non dovrebbe esserci, il mio cuore invece, essendo aperto e ricettivo, sceglie quello che la Vita gli sta offrendo, senza riserve.

Eppure questo termine – Accettazione – è spesso oggetto di fraintendimento. Viene infatti confuso con l’accontentarsi, il non essere ambiziosi, il lasciarsi vivere invece di vivere in prima persona.

E allora dobbiamo forse capire cosa NON è accettazione. Non è accettazione tutte le volte che sono disponibile a qualcosa perché ho PAURA. Ad esempio accetto quel comportamento del mio partner perché ho paura che me meni, oppure che mi lasci o ancora perché ho PAURA di perdere una certa immagine di me che mi vuole buona e caritatevole. Dico SI, solo perché credo che così facendo posso ottenere o non perdere dei privilegi. La PAURA viene sempre dalla MENTE e dalle sue fantasie proiettive. La mente, non vivendo nel momento presente, è come una foglia al vento alla ricerca di qualcosa che non può trovare o che non può eliminare, perché lei stessa ha creato l’inganno. Lei stessa ha creato il castello, le mura, il ponte levatoio e il guaio comincia quando iniziamo davvero a crederci i Principi del castello.

Ma sto tergiversando.

Dicevamo dell’accettazione di quello che c’è, senza porre limiti alla serenità di apprezzare momento per momento quanto ci accade dentro e fuori, senza porre condizioni, incondizionatamente. Dopotutto è una scelta molto semplice.

Sto con quello che c’ è e sono in pace, non sto con quello c’ è e mi riempio di rabbia, dolore, risentimento, voglia di rivalsa,invidia e chi più ne ha più ne metta.

Sembrerebbe facile, ma questa accettazione non può essere forzata. Chi forza – perché pensa di ottenere qualcosa, in questo caso un beneficio – è sempre la mente. Da qualche parte la mente ha sentito dire che così si sta una figata e allora spinge all’accettazione. Facendo però esattamente il contrario: perché non accetta (accoglie) il fatto che forse in questo momento non sento di accettare una determinata cosa.

E allora come distinguere? Beh questo è facile davvero. Occorre chiedersi : cosa mi porta ad accettare questo invito,questa richiesta, questo compito (accettazione attiva), questa situazione oggettivamente disagevole, queste parole irrispettose verso di me (accettazione passiva) ecc? Se mi guardo dentro e la risposta è la PAURA: paura di perdere il consenso, il legame con quella persona come nell’accettazione attiva, piuttosto che paura di agire, di non essere all’altezza di un cambiamento, di essere in disaccordo, di confrontarmi, di essere ‘separato’ e quindi indipendente dall’altro (come nei casi di dipendenza) …se mi guardo dentro e c’è la paura alla base della mia spinta ad accogliere, allora NON è accettazione.

Però posso allenare il mio CUORE ad aprirsi pian piano, così da affrontare pian piano la PAURA. Non posso eliminare la paura o, come dico i buddisti, la mia “avversione” a qualcosa o il mio “desiderio” verso qualcosa. Così facendo creo dentro di me ulteriore conflitto e tensione.

E allora per aprire il CUORE, posso iniziare ad accettare quello che c’è.
E se c’è la PAURA allora potrò Accettare la Paura in questo caso. Non sarà un ATTO COGNITIVO, della mente, tipo: “ok c’è la paura, allora la accetto così poi se ne va” (vediamo che la mente ha sempre uno scopo ed è proiettata nel futuro), ma un ATTO OSSERVATIVO (il famoso occhio della Coscienza): “in questo momento ho paura, sto facendo questo perché ho paura di far del male a mia mamma , padre, figlio.. e va bene così (accettazione)”, “in questo momento vorrei mandare al diavolo quella persona, ma non riesco non posso o non voglio farlo, mi sento un vigliacco…e va bene così…” (accettazione)

Mentre leggiamo queste parole, lo sentiamo proprio il movimento del cuore che si apre, vero? Un fiore che si sta schiudendo nella sua giusta direzione.. una direzione che conosce da sempre..

Se procediamo in questa direzione OSSERVATIVA, giorno dopo giorno toglieremo potere ai dictat della mente, che ci dicono come dovremmo essere/non essere o come dovrebbe essere/ non essere la situazione giusta per noi. Non staremo più ad ascoltare il criticone interiore, ma lo osserveremo criticare e andremo avanti con la nostra vita… non si tratta più di fare o non fare, ma osservare cosa succede dentro di noi, con la massima ONESTA’ e TRASPARENZA .. si tratta di mettere a fuoco, affinare lo SGUARDO, sempre di più.. sempre di più.. e sempre di più allora , senza che noi facciamo niente, il nostro CUORE si apre, sa lui come e quando.. da quando siamo nati lui funziona perfettamente dentro di noi senza perdere un colpo, battito dopo battito, con la sapienza della Creazione che ci fa essere qui adesso, in questo momento io a scrivere e voi a leggere..non sta a noi dunque decidere chi o cosa siamo, o cosa dobbiamo fare o non fare..a noi spetta solo OSSERVARE CON IMPEGNO E COSTANZA.. il resto lo lasciamo fare alla SAGGEZZA che abita l’uomo da sempre…