Come difendersi dai giudizi degli altri e rinforzare l’autostima

IMG_4748696891112La tecnica che rende immuni dalle critiche e aiuta ad acquisire maggiore consapevolezza

 

Autostima: ecco come sopravvivere agli ipercritici

“Stai sbagliando tutto”; “Se fai così non vali niente”; “Sei sempre il solito”; “Non hai ambizione”, “Mi hai deluso”. Sono solo alcuni degli “attestati di disistima” con cui a volte le persone che ci circondano, siano essi famigliari amici o conoscenti, tentano di condizionare la nostra vita. Persone ipercritiche che hanno sempre da dire sul nostro modo di essere e agire e che, se glielo permettiamo, possono influenzare molto negativamente la nostra esistenza, compromettendo la nostra autostima. Ecco perché se sentiamo di essere sotto pressione, dobbiamo impedire che ciò accada. Questo è possibile fin da subito, se consideriamo che questa situazione di giudizio continuo è stata creata… anche da noi. Vediamo come.

Autostima: critiche sì, ma… costruttive

Una critica ferisce solo chi lo permette, chi cioè è “in guerra” con parti del proprio carattere che preferisce nascondere a sé e agli altri, giudicandole gravemente sbagliate. Di fronte alla critica, chi coltiva questa “personalità negata” si sente subito colpito in una “zona sensibile”, si mette sotto accusa e, in definitiva, è tutto sommato d’accordo con la critica che gli viene fatta, per cui finisce per esserne schiacciato. Non ha insomma valide difese da opporre. Spesso, inoltre, chi subisce distruttivamente le critiche è una persona che, a sua volta, critica spesso e volentieri gli altri, senza però riuscire a esprimere verbalmente i propri giudizi e tenendosi tutto dentro.
La tecnica che vi proponiamo ha lo scopo di sviluppare la serena consapevolezza di sé che è la base dell’ autostima. Questa vince l’insicurezza e ci fa uscire dal circolo vizioso delle critiche e delle autoaccuse.

Autostima: la tecnica per riconquistare la consapevolezza di sé

Prendi un notes e da oggi, per una settimana, trascrivi, quando ti è possibile, tutti i giudizi e le critiche sugli altri e su te stesso che fai – anche solo mentalmente – durante la giornata. Scrivi e chiudi subito il notes senza rileggere. Al settimo giorno aprilo e osserva la tua “produzione”. Ti accorgerai di quanto il tuo pensiero sia inquinato da giudizi continui che t’impediscono una visione diretta della realtà e di quante critiche ti fai che coincidono con quelle che ricevi.
Nella settimana successiva raccogli e trascrivi, con lo stesso metodo, le critiche che ti vengono fatte da altri, in ogni ambito, e al settimo giorno rileggile e “contemplale”. Ti accorgerai che non sono di più di quelle che hai pensato tu stesso e che riguardano aspetti del tuo carattere e della tua vita che tu stesso senti problematici e irrisolti.
Ciò non vuol dire che siano critiche giuste, ma ti segnalano anzi che ti colpiscono solo perché ti ci riconosci. Quando infatti riguardano ciò su cui ti senti sicuro, non ci fai neanche caso.
Ora prendi sia i fogli con le tue critiche, sia quelli con le critiche degli altri e strappali diverse volte. Distendi i pezzi sul tavolo e mescolali con le mani in modo da costruire un unico gigantesco foglio-