Assertività e manipolazione

Dire le cose come sono, non solo ci permette di realizzarci (= diventare più reali), ma ci risparmia anche dalla manipolazione altrui.

Dobbiamo ancorarci alla concretezza del linguaggio, limitandoci a dire ciò che sappiamo, a ciò di cui siamo sicuri.

Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, soprattutto non dobbiamo dimostrare niente a noi stessi, ma stare con le cose come sono, limitandoci a percepire, a mettere a fuoco e poi, eventualmente, a dichiarare, senza aspettarci nulla da parte del nostro interlocutore.

Siamo solo i testimoni di qualcosa di reale.

Alcune semplici regole:

innanzitutto dobbiamo tenere a bada la colorazione emotiva di quello che stiamo esprimendo (“voce da robot“) : le emozioni “fuori controllo” sono i ganci manipolatori che forniamo all’altro e possono innescare reazioni a catena

– ai fini di tenere a bada l’emotività dobbiamo disinnescare le aspettative nei confronti dell’altro: non dobbiamo aspettarci che l’altro capisca, se l’altro non capisce potremo rispiegare o evitare di spiegarci oltre, ma senza perdere la pazienza. Non dobbiamo essere persuasivi o convincenti, ma limitarci a testimoniare quanto vediamo (che è sempre soggettivo e quindi non dobbiamo pretendere che l’altro la veda come noi). Ricordiamoci la regola del buon comunicatore secondo la PNL (programmazione neuro linguistica): se il mio messaggio non viene recepito è una mia responsabilità.

usiamo poche parole per esprimere cosa accade dentro o fuori di noi in quel preciso momento (una frase, due al massimo) à troppe frasi/ parole suggeriscono insicurezza, bisogno di giustificarsi, di persuadere. Ricordiamoci che noi non dobbiamo giustificare il nostro sentire : è tutto quanto riusciamo a vedere, né persuadere : l’altro ha ogni diritto di vederla diversamente, ma noi abbiamo ogni diritto di esprimere cosa vediamo

esprimere solo ciò di cui siamo sicuri perché lo abbiamo ben individuato dentro di noi. Saranno poche o tante cose non importa, ricordiamo che non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. Non dobbiamo apparire convincenti, attraenti, persuasivi, ma limitarci a testimoniare. Le uniche cose che potremmo affermare con sicurezza sono quelle di cui siamo convinti internamente e quindi quelle che riusciamo meglio a mettere a fuoco. Esprime quanto vediamo senza aspettarci nulla dall’altro ci farà sentire forti, sicuri, ancorati nell’espressione. Ad esempio: se in quel momento io ho paura posso dire “io ho paura” con voce da robot

poiché ciò che percepiamo potrebbe essere sfocato e non immediatamente comprensibile, possiamo prenderci del tempo per metterlo meglio a fuoco. Non siamo dovuti a rispondere subito se in quel momento, seguendo il nostro principio di realtà, non abbiamo ancora chiara la risposta. Non dovendo dimostrare niente a nessuno e quindi non dovendo dimostrare efficienza, velocità di risposta ecc. ci prenderemo il tempo che serve (se le circostanze ovviamente lo consentono). Diremo al nostro interlocutore che in quel momento non abbiamo le idee chiare e gli daremo una risposta appena possibile.

Per mettere a fuoco dobbiamo ricordarci di guardare cosa c’è dentro di noi, senza giudizio e quindi senza vergogna, senza l’esigenza di essere perfetti, buoni, bravi, senza cercare di correggere quello che c’è, senza sentire l’esigenza di giustificare il nostro sentire. Ricordiamo che tanto più quello che esprimiamo sarà autentico e verrà dalla nostra essenza, tanto più il messaggio sarà forte, assertivo, ancorato e non soggetto a manipolazione. Se vediamo una maglia verde, lo dichiariamo e qualcuno ci dice che invece è rossa, ci sentiremo destabilizzati? Non capiti? Derisi? Probabilmente penseremo che fra noi e l’interlocutore c’è un modo diverso di vedere le cose (quindi saremo anche più comprensivi e tolleranti verso punti di vista differenti) oppure che l’interlocutore vuole raggirarci e magari gentilmente lo allontaneremo ma non ci sentiremo destabilizzati.. perché siamo sicuri di quanto vediamo! Dobbiamo imparare a fare lo stesso anche con i nostri occhi interiori! Con questo non dobbiamo essere trasparenti a tutti i costi se non lo riteniamo opportuno, possiamo scegliere di mostrare ciò che ci sembra conveniente, eventualmente anche ‘mentire’ ma rimanendo lucidi su quanto stiamo facendo. Ciò che importa è mantenere la lucidità su noi stessi su quanto stiamo facendo, è il dialogo interiore a dover essere ‘pulito’, presente, fedele.

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