IL SILENZIO DELLA MENTE


Estratto da un insegnamento di Lama Geshe Gedun Tharchin.


Il silenzio della mente è la forma principale della meditazione.
La nostra mente non tace mai, anche quando dormiamo il suo chiacchiericcio non si interrompe e un’attività così continua e fastidiosa ci stanca, ci rende distratti e vulnerabili anche fisicamente, non riusciamo più a trovare il tempo e lo spazio per riposare e rigenerarci.
E’ incredibile come, malgrado tutta la nostra intelligenza, ci sottoponiamo senza sosta, giorno e notte, al cicaleccio rumoroso e incessante dei pensieri, non abbiamo un momento di pace e questo significa che non siamo mai entrati veramente nella meditazione che è silenzio.

Lo stato di silenzio della mente è essere al di fuori del pensiero, della speculazione mentale, è meditazione.

Il virus delle chiacchiere persistenti del pensiero distrugge completamente il naturale sistema umano.
“Quando i pensieri distratti sorgono dentro di me, quando ho desiderio di criticare gli altri, oppure sento nascere in me orgoglio o arroganza, quando nasce in me l’intenzione di sottolineare gli errori degli altri, riprendere vecchi rancori, oppure trarre in inganno gli altri e tutte le volte che sono bramoso di elogi, propenso alla maldicenza, presuntuoso e litigioso ecco che in questi momenti debbo riflettere e rimanere immobile come un pezzo di legno. Ogni qualvolta sorga il desiderio di muovermi o di pronunciare parole, debbo prima accertare che la mia mente sia tranquilla ed agire di conseguenza in maniera appropriata. Ogni volta che nella mia mente sorga il germe dell’ira, o vi è attaccamento, io non devo in questi momenti né agire né parlare, ma rimanere immobile come un pezzo di legno.”


E’ così difficile per noi praticare questi consigli, eppure non c’è nulla di più semplice, non bisogna fare niente, ma solo rimanere immobili, in silenzio.
Spogliati dal condizionamento dei fattori mentali onnipresenti e determinanti i pensieri divengono inerti, sono come pezzi di legno e questa libertà è il silenzio della mente, stare come pezzi di legno significa dimorare nell’innocenza, nella pura natura umana, nella mente, ecco perché è indispensabile portare la pratica del silenzio della mente nella quotidianità dell’esistenza. Nella vita di Buddha si narra che, a molte domande dei discepoli, la sua risposta fosse il silenzio, nulla avrebbe potuto essere più autentico, essenziale.


“Tutte le volte che sono impaziente e pigro e pieno di timori assurdi, privo di riservatezze e desideroso di parlare a vanvera, con pensieri che nascono dettati dall’egoismo, ecco che in quel momento dovrò rimanere immobile come un pezzo di legno.”


Bisogna semplicemente stare nell’innocenza come un pezzo di legno, non è necessario armarsi per combattere l’attaccamento o la rabbia, non c’è nulla contro cui lottare, nulla da dover fare.


Questo è l’insegnamento e questa è la via del Dharma, la pratica semplice e naturale della consapevolezza, della vigilanza, senza complicazioni, sovrastrutture mentali e disastrosi intellettualismi artificiosi.

E’ molto difficile trasporre correttamente nella cultura moderna il linguaggio usato in questi antichi testi, ma la sostanza è essenziale, profonda e sempre ugualmente valida.


“Analizzando in tale maniera la sua mente, il Bodhisattva, se accettasse la presenza di pensieri nocivi e futili, applicando i giusti antidoti mantiene la tranquillità mentale.”


Dedicato al beneficio di tutti gli esseri senzienti💕